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Villa del Sogno nella Repubblica Sociale Italiana (1943–1945)

Durante gli anni della Repubblica Sociale Italiana, Villa del Sogno visse un capitolo particolare e riservato della sua lunga storia. Situata a Gardone Riviera, in posizione dominante sul Lago di Garda, la villa si trovava in una delle zone centrali della RSI, a pochi chilometri da Salò, sede di numeri dicasteri e strutture operative.

In quel periodo, numerose residenze di pregio furono temporaneamente destinate a usi governativi, logistici o di rappresentanza. Anche Villa del Sogno, con la sua architettura elegante, i suoi ambienti appartati e il panorama riservato, si prestava perfettamente a incontri ufficiali o soggiorni discreti.

Secondo testimonianze orali e archivi locali, la villa fu utilizzata da figure legate all’amministrazione della RSI, come ufficiali, emissari e rappresentanti di ministeri, per soggiorni brevi o incontri riservati. In particolare, l’edificio offriva un ambiente sicuro, lontano dai centri più esposti e protetto dalla naturale conformazione del territorio.

La posizione strategica sul Garda e la vicinanza alla sede delle principali istituzioni della Repubblica Sociale resero Villa del Sogno un luogo di transito e riservatezza, dove si alternavano periodi di apparente quiete a presenze silenziose ma significative.

Con la fine del conflitto, nel 1945, la villa fu restituita alla sua funzione originaria: un luogo di ospitalità, cultura e bellezza, che da allora ha accolto ospiti da tutto il mondo, mantenendo intatto il fascino di quegli anni, ma lasciandosi alle spalle le ombre della storia.